L’uso spropositato di antibiotici in patologie virali e in situazioni che non necessitano di antibiotico-terapia ed inoltre l’impiego nel settore degli allevamenti di animali ha portato allemergere di un fenomeno chiamato antibiotico resistenza, un problema grave poichè si rischia di non avere farmaci efficaci in infezioni gravi dove l’antibiotico può veramente salvare la vita; ma ora emergono anche altri problematiche che meritano almeno un’attenta riflessione…
“Dovremo riflettere attentamente su questo potenziale effetto collaterale, un probabile meccanismo che innesca l’autoimmunità”, ha spiegato Laurence Eisenlohr della Thomas Jefferson University (Usa), tra i responsabili dello antibiotici e patologie autoimmuni studio che ha esaminato una classe di antibiotici che comprende la gentamicina con la proprietà unica di indurre la cellule a leggere attraverso i codoni di termine (stop) nel codice genetico, producendo una proteina più lunga. Questo processo può aiutare a salvare la traslazione dei geni mutati, la cui lavorazione viene interrotta da codoni di stop aberranti, come avviene nella fibrosi cistica. Tuttavia, quando la cellula legge attraverso i normali codoni di stop può creare proteine dalla lunghezza anomala al suo interno.
Pezzi di queste proteine anomale potrebbero essere rilevati dal sistema immunitario. La teoria è stata testata esponendo la linea cellulare HeLa alla gentamicina, meccanismo che ha indotto la crescita di nuovi peptidi sulla superficie delle cellule: diciassette peptidi rilevati dal sistema immunitario.
“I risultati suggeriscono che la gentamicina può indurre la cellula a sottoporre nuovi frammenti proteici al sistema immunitario”, ha precisato Elliot Goodenough, autore principale della ricerca. “Tuttavia non siamo ancora certi che in presenza di questi frammenti il sistema attivi difese che causino autoimmunità ma è un rischio potenziale e da considerare approfonditamente. L’infiammazione associata alle malattie batteriche – ha continuato – segnala alle cellule immunitarie che i peptidi che incontrano sono pericolosi. Quando la gentamicina combatte i batteri che causano l’infezione, induce le cellule normali a produrre proteine anomale che rilevate dal sistema immunitario potrebbero avviare una reazione autoimmune”.
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